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Più del 90% degli attacchi hacker ha inizio da un’azione del dipendente

Secondo il report redatto dal Clusit – Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, nei primi sei mesi del 2022 ci sono stati 114 attacchi gravi, l’8,4% in più rispetto al primo semestre del 2021.

Questo significa che nel 2022 ci sono stati una media di circa 190 attacchi al mese con un picco altissimo a marzo 2022, dove si sono verificati 225 attacchi.

Sono aumentati nel 2022 gli attacchi verso realtà basate in Europa, che raggiungono il valore più alto di sempre, con il 26% degli attacchi complessivi.

Perché ve ne stiamo parlando?

Perché gli attacchi sono stati causati da un errore del dipendente e da una scarsa awareness.
Il fattore umano rappresenta ancora oggi l’anello debole di ogni catena difensiva.

I cyber criminali hanno preso di mira principalmente team non IT – tra cui marketing, contabile, legale, acquisti – che sono più facili da attaccare per un basso grado di awareness, in quanto spesso impreparati a riconoscere il rischio informatico.

Sia che un messaggio di phishing sia rivolto massicciamente a più utenti, sia che venga creato per una particolare persona all’interno di un’azienda, esso ha lo scopo di indurre la potenziale vittima a cliccare su un link o un allegato dannoso e aprire così l’accesso ai cyber criminali.
Password deboli, violazione di regole di sicurezza fisica, mancati aggiornamenti di sistema, sono solo alcuni esempi di errori umani che possono causare incidenti di sicurezza aziendali, facilmente evitabili a fronte di un’adeguata formazione in fatto di awareness informatica.

Cosa può fare HRC per la tua azienda?

Per aiutarti a proteggerti dalle minacce informatiche e garantire la sicurezza dei tuoi dati aziendali, ti proponiamo una formazione completa dedicata alle tue risorse, per fornire loro l’awareness informatica di cui hanno bisogno.

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